martedì 29 maggio 2007
giovedì 12 aprile 2007
Forza Cicci
R. De niro
ILove Cicci
Ma il cielo non è solo lassù è anche qui nei tuoi sorrisi nel fumo della tua cicca e puoi afferrarlo con gli occhi e portarlo dove vuoi. Puoi tenerlo dentro di te quando tutto va storto e farlo esplodere quando invece sei felice. Il cielo è una scatola. Contiene le idee che non hai ancora avuto il coraggio di raccontare sul Bozzone,e allora fallo raccontale e apri quel cuore di pietra che ti ritrovi i sogni che solo di notte hai il coraggio di fare e dopo di toccarti a fondo raccontali;le parole, tutte quelle che la voce non sa dire, quelle rimaste dentro una penna o dentro uno scandaglio, silenziose, impaurite, in attesa di uscire,uscire da te caro “Cicci il Bolscevico” AMAMI come in un mitico film.
Un lungo caldo abbraccio Albano
mercoledì 11 aprile 2007
giovedì 5 aprile 2007
è un pò dubbia la cosa.
no! credo proprio di no! no! no! no!
mi sembra corretto allora documentarsi, con lo stesso zelo col quale si è documentata la lista civica.
per avere una linea con questo anticonvenzionale blog allego una tesi (non nella versione integrale) dedicata a berga pubblicata su internet:
"Alberto Bergamini",Il Giornale d'Italia e l'invenzione della terza pagina"
Anno: 1997-98
Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Relatore: Guido Prof. Verucci
Area:
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Lettere moderne
Consultazioni integrali:1
Visite:1238
Nell’ambito della storia del giornalismo un posto di particolare rilievo occupa l’invenzione della terza pagina, ovvero di una pagina di impostazione prevalentemente culturale che contribuisce ad arricchire e a valorizzare il contesto in cui essa è inserita. L’obiettivo di questo lavoro è quello di seguire, nelle sue linee essenziali, lo sviluppo diacronico di tale creazione e di sottolinearne il carattere fortemente innovativo, strettamente legato alla personalità del suo ideatore e al contributo, a livello di contenuti e di forma, che essa ha apportato.
L’invenzione della terza pagina , databile all’inizio del XX sec. si inserisce in un processo di sviluppo del giornalismo che eredita e fa propria la forte tradizione del giornalismo inglese e di quello lombardo-veneto. Il giornale moderno era nato infatti nel clima del primo Illuminismo dalla fusione delle gazzette periodiche con la letteratura pamphlettistica, di tono prevalentemente polemico e satirico, in un contesto ideologico molto particolare, in cui il ceto intellettuale si apriva alle idee di riforma e in cui si andava affermando la libertà di stampa. Il giornalismo inglese, per primo, ( è questo il caso del trisettimanale “The Review” <1704> di D. Defoe, del “Tatler” <1709> e del “The Spectator” <1711>), si era aperto al mondo della letteratura con l’introduzione di novelle filosofiche pubblicate a puntate nelle ultime pagine del giornale ; in particolare lo “Spectator” impegnato su temi e polemiche di rinnovamento sociale e politico aveva fornito un modello e un punto di riferimento a celebri periodici italiani quali la “Gazzetta Veneta” di G. Gozzi, la “Frusta letteraria” di G. Baretti e soprattutto “Il Caffè” dei fratelli P. e A. Verri (1764). Parallela era stata la pubblicazione di periodici più strettamente impegnati in campo culturale e filosofico sul modello del parigino “Journal des Savants”. In seguito nel vivace ambiente della Francia orleanista si era cominciato a diffondere e a far presa sulle masse il giornalismo popolare, meno impegnato ideologicamente ma indirizzato a un gran numero di lettori, arricchito dalla pubblicazione di opere narrative a puntate, i famosi “feuilletons” ( tra i tanti fogli francesi di questo genere di pubblicazioni, esemplare resta “
Insomma, settimanali, periodici o quotidiani che fossero, essi presentavano un carattere complessivamente culturale oppure nell’ambito di altri temi (politici, sociali, ecc.) si limitavano a riservare uno spazio ridotto alla pubblicazione di opere narrative, in genere ancora sconosciute. Ed è probabilmente per questo motivo, come sottolinea il Falqui , che nessuno tra questi giornali fu in grado di individuare la formula giusta in grado di garantire un’adeguata connessione tra letteratura, politica, cronaca, attualità, finendo per morire lentamente dopo un grande entusiasmo iniziale e lasciando aperta la strada a diverse alternative. Tra queste una funzione di anticipazione e una sorta di simbiosi tra letteratura e giornalismo prima della creazione della terza pagina venne svolta in Italia dalla pubblicazione della pagina letteraria festiva (“L’Opinione” e Il Fanfulla”), dall’introduzione nelle pagine di rubriche quotidiane di varietà (“L’Opinione”) e dall’inserimento saltuario della materia culturale che ebbe poi ampio sviluppo la domenica, quando il giornale usciva in otto pagine (“Il Giorno”).
Soffermando pertanto l’attenzione sulla situazione della stampa italiana del primo ‘900 si può affermare che rispetto al passato, immediatamente posteriore all’unificazione in cui il giornalismo aveva incontrato molte difficoltà oggettive (analfabetismo diffuso, limitazione dei diritti politici, mancanza di un’identità linguistica nazionale corrosa dalla sopravvivenza dei numerosi dialetti, vendita dei giornali limitata ai botteghini delle tipografie e delle librerie e presente soprattutto nelle forme dell’abbonamento, inesistenza della figura professionale del giornalista) , essa raggiunge un livello di sviluppo e di affermazione di grande rilievo. La stampa arriva addirittura ad assolvere la funzione di un “quarto potere”, conquistando gradatamente una propria autonomia e la consapevolezza del ruolo determinante che sta assumendo nel mondo delle comunicazioni di massa in cui fruitore e destinatario non è più, soltanto, un’elite ristretta e chiusa in sé, stessa, ma una fascia di pubblico, culturalmente più impegnato e più attivo. In particolar modo la situazione cambia radicalmente nell’età giolittiana, una fase della storia italiana che coincide con l’epoca d’oro del giornalismo d’opinione contraddistinto dal rafforzamento delle grandi testate e dalla decadenza dei piccoli giornali.
Alberto BergaminiAlberto Bergamini (1974-vivente), giornalista, nominato senatore del Regno il 3 ottobre 1984, per la 21° categoria, membro della Consulta nazionale e dell'Assemblea costituente, senatore della Repubblica nella I legislatura per
Tu sei sempre tu
Ma chi sei tu veramente che mi turbi ogni giorno ogni ora sempre di piu’?
Ma chi sei... domanda difficile. Domanda bellissima.tu sei le parole che amo, le storie che racconti sul “Bozzone” ed io è li’ che ti ho cosnociuto, sei gli amici più cari che mi accompagnano in questa vita. Sei nei colori di un fiore che cresce ostinato al bordo di una strada asfaltata. Vivi dentro al cielo, quando al tramonto si tinge d'arancio, sempre diverso, sempre se stesso. Sei nei quadri che dipingo, nella penna che uso quando scrivo, in un piccolo regalo che scelgo per fare una sorpresa. Sei nel piacevole tepore di un maglione d'inverno e nella libertà di una maglietta estiva, nel caldo sole d'agosto. Mi ritrovo nelle pagine che scrivi nelle foto che scatti e nei fotogrammi di un film che mi commuove. Mi perdo nei tuoi occhi e mi ritrovo in quelli di chi mi fa sorridere e sa ridere di sé. Sei le cose che amo: l`amicizia e la lealtà, la solitudine e la compagnia degli amici, il silenzio e lo scoppio improvviso di una risata. sei Correre in moto, quando la visiera del casco è alzata ed entra il vento.
Ma soprtatutti sei CICCI IL BOLSCEVICO e mi turbi ogni volta che vedo la tua foto fumare in quel modo.
I love you Cicci il Bolscevico
Piccolo p.s.
La settimana di Pasqua viene Albano Carrisi a tenere un concerto in piazza ad Albano Laziale,
perché non andiamo a vederlo insieme?magari prima passiamo in cantina da mio nonno e gli
secchiamo 3 bozze di albana imbottigliato nel 2005.Un abbraccio stretto stretto Albano Pacino
martedì 3 aprile 2007
"dipendenza ostile"
Precisazione una sega!!!
Cazzo ma come si fa?allora non ha senso niente e nemmeno io posso stare qui a perdere del tempo a scrivere piuttosto che redigere disegni di legge… vi rendete conto?è come andare sul sito dell’emilia romagna e poi si parla della valle d’aosta oppure andare sul sito di prostitute e poi trovarci solo gay….
Io penso solo che voi vistovi arrivare post da ogni parte d’italia volete solamente cercare di aggiustare una situazione che vi è un poco sfuggita di mano perché vi trovate senza piu’ avere il polso della situazione…
Adesso è tardi cara REDAZIONE anche se non lo fosse…….e questo è tutto da provare,il Cicci è e rimane un BOLSCEVICO fino all’osso…altro che storie e vi do un consiglio,pisciategli anche voi della birra in quel risvolto di pantaloni da impostato di sinistra che si ritrova!!!
In fede Pierferdi
Precisazione...
Inoltre vorrei precisare la apartiticità del blog.
W Cicci il Bolscevico
come stai?io bene grazie,scrivo da un piccolo paese nella regione Lazio che si chiama Albano Laziale famosa per la produzione del vino albana che va tagliato con il pignoletto per farlo veramente ottimo e prendere della gran balle.Volevo prima di tutto dirti di non scoraggiarti che anche da noi ad Albano Laziale abbiamo il problema delle giunte comunali come bambini e anche da noi come nel tuo paese non escono mai proposte performanti ma solo insulti di una parte all’altra… questo per portarti ad esempio che non è vero che l’erba del vicino è sempre piu’ verde …e poi che dire dei mariti che picchiano le mogli oppure di quelli che usano i parcheggi per disabili e non lo sono??
scrivimi se ne hai voglia caro Cicci il Bolscevico e mandami delle tue foto un poco ose’
un abbraccio stretto stretto da Albano
Non è Possibileeeeeee
bolscevico no ex per davvero???
non conosco Alberto Sordi se non di fama ma semmai avro' il piacere di conoscerlo saro' lieto di pisciare insieme a lui sul risvolto dei calzoni a quel EXtutto di quella merda del bolscevico di Cicci.
Pierferdi
cazzo se cicci il bolscevico si candida con la sinistra(chiaramente con un nome cosi' non puo' essere altro)io non lo voto mica anche se nutro profondo rispetto nei suoi confronti.... anzi non lo voto e quando lo vedo mi vuoto la vescica piena di birra sul suo risvolto dei calzoni da sfighetto!!!!
saluti
Alberto Sordi
Allegria Allegria

Propongo ai consiglieri di entrambi gli schieramenti di votare all'unanimità un provvedimento che permetta di detrarre dalla tassa dell'Ici le spese sostenute per affiggere cartelli come quello che allego, in modo che, una volta ottenuto il dovuto risparmio, laureati sfghetti con l'automobile e il papà non possano più polemizzare, i consiglieri avranno fatto il loro mestiere e i cittadini si sentiranno oltre che tutelati ancora più ricchi.
lunedì 2 aprile 2007
Allegria
Macchè Bolscevico........ SOCIALISTA!!! AH AH AH SOCIALISTA!!!!!!!!
SISISI ISCIRIVITI FRA I SOCIALISTI SI SI SI
AHA HAHAH AHAHAH AHA
IO TI VOTO GIURO!!!!!!!!!!!!!!
Che minchia
Ma su che cosa era la contropresaperilculo del "BErga".
Esistono gli estremi per la radiazione dal club???
Non sarà più il referente privilegiato della Monica.
Sciogliete i miei inquietanti questitiiiiiiiii



